Il futuro degli immobili a Verona: tra innovazione e valorizzazione del patrimonio edilizio

Il mercato immobiliare veronese sta attraversando una fase di profonda trasformazione che richiede una rinnovata attenzione alle esigenze abitative contemporanee. Un dato significativo emerge dal territorio: quasi il 50% delle famiglie veronesi risiede in condominio, un fenomeno che sottolinea l’importanza di ripensare il concetto di abitare collettivo in chiave moderna e sostenibile. Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona, Matteo Limoni, evidenzia una criticità fondamentale: il patrimonio edilizio della città necessita di interventi sostanziali di riqualificazione, tanto sul fronte sismico quanto su quello energetico, non solo per garantire sicurezza e comfort abitativo, ma anche per preservare e incrementare il valore degli immobili nel tempo.

Le sfide che il settore immobiliare veronese sta affrontando sono molteplici e interconnesse. L’invecchiamento degli edifici condominiali, molti dei quali hanno superato il loro ciclo di vita progettuale di 50 anni, si intreccia con nuove dinamiche sociali ed economiche: la crescente diffusione delle locazioni turistiche e dei B&B sta modificando il tessuto abitativo tradizionale, mentre l’aumento delle auto elettriche richiede un ripensamento delle infrastrutture condominiali. A questi fattori si aggiungono le nuove direttive green, destinate a influenzare significativamente il valore degli immobili nel prossimo futuro.

In risposta a queste sfide, l’Ordine degli Ingegneri di Verona ha dato vita a “Open”, un’iniziativa che si propone come momento di riflessione e confronto sul futuro dell’abitare. La rassegna, che si svilupperà attraverso una serie di seminari presso la sede dell’Ordine in via Santa Teresa dal 30 gennaio al 17 aprile, affronterà tematiche cruciali per il settore: dall’impiantistica e le normative antincendio all’impatto delle direttive green sul valore degli immobili, dalle soluzioni per l’efficientamento energetico alla gestione dell’impatto acustico e ambientale, fino agli aspetti legali e assicurativi legati alle nuove forme di utilizzo degli spazi abitativi.

L’ingegner Stefano Lonardi, coordinatore della rassegna, sottolinea un aspetto critico: nonostante le opportunità offerte da strumenti come il Superbonus 110%, ancora pochi condomini hanno intrapreso il percorso della riqualificazione. Questa resistenza al cambiamento rappresenta una sfida importante per il futuro del patrimonio immobiliare veronese. Il ciclo di incontri, che culminerà il 17 aprile con una tavola rotonda al Teatro Stimate dedicata al futuro degli investimenti immobiliari, si propone come strumento di sensibilizzazione e formazione per proprietari, investitori e professionisti del settore.

Per chi guarda al mercato immobiliare veronese con interesse, sia come proprietario sia come potenziale investitore, questi incontri rappresentano un’opportunità preziosa per comprendere le dinamiche in atto e le prospettive di valorizzazione degli immobili. La qualità dell’abitare, la sostenibilità energetica e la sicurezza strutturale si confermano come elementi chiave per il futuro del settore immobiliare, in una città che sta cercando di bilanciare la preservazione del suo patrimonio edilizio con le esigenze di una società in rapida evoluzione.

Fonte: L’Arena del 17/01/2025, Condomini sempre più vecchi «Puntare su sicurezza e comfort», di C.Baz.




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