La fine del Superbonus
Il Superbonus 110% è ormai giunto quasi al termine, con un impatto complessivo di 123 miliardi di euro e il 96% delle opere concluse. Al 31 luglio di quest’anno, la maggior parte dei cantieri aperti è stata chiusa, con una significativa porzione delle detrazioni indirizzate verso i condomini, e persino un milione di euro destinato a otto castelli.
Secondo i dati forniti dall’ENEA, aggiornati al 31 luglio, il 95,8% degli investimenti previsti per il Superbonus è già stato completato. Ciò significa che la grande mole di lavori che sembrava infinita solo qualche anno fa è ormai quasi del tutto conclusa. L’iniziativa del Superbonus 110% era stata concepita per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio italiano attraverso interventi come l’installazione di cappotti termici e nuovi impianti di climatizzazione. Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, il progetto ha incontrato numerosi ostacoli, tra cui truffe e difficoltà operative, che hanno portato a una revisione delle condizioni iniziali.
Nel 2024, la detrazione è stata ridotta al 70% per tutti, eccetto per coloro che avevano già completato l’asseverazione entro il 31 dicembre 2023, mantenendo così il diritto al 110%. Guardando ai numeri, quasi mezzo milione di edifici sono stati resi più efficienti energeticamente, per un totale di 117 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. Questo importo è ben superiore ai 36 miliardi inizialmente previsti.
Di questi 117 miliardi, la maggior parte è stata destinata ai condomini (78 miliardi), seguiti dalle villette unifamiliari (27,9 miliardi), dalle unità immobiliari indipendenti (11 miliardi) e dai castelli. Le villette, che rappresentano circa la metà degli edifici che hanno beneficiato del Superbonus, sono state le più numerose con 245 mila unità, seguite dai condomini con 133 mila unità. I condomini sono anche gli edifici che hanno richiesto gli investimenti più elevati, con una media di oltre 592 mila euro per intervento, mentre per i castelli, l’importo medio è stato di poco più di un milione di euro.
Infine, i dati regionali confermano che il Nord Italia ha sfruttato maggiormente il Superbonus, con la Lombardia in testa per investimenti ammessi a detrazione (21,8 miliardi), seguita da Emilia Romagna (11,2 miliardi) e Veneto (10,9 miliardi). Tra le regioni meno beneficiate figurano il Molise (754 milioni) e la Valle d’Aosta (531 milioni).
Il Superbonus 110% ha rappresentato una delle iniziative più ambiziose per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano, con un impatto economico significativo e una vasta diffusione su tutto il territorio nazionale. Nonostante le complessità e le criticità emerse durante il suo percorso, l’iniziativa ha contribuito in modo sostanziale al miglioramento delle condizioni energetiche di migliaia di edifici, sebbene con costi ben superiori alle previsioni iniziali. La chiusura della maggior parte dei cantieri segna la fine di un’era di ristrutturazioni massicce e pone le basi per una riflessione su come proseguire nella strada dell’efficienza energetica in modo più sostenibile e controllato.
Fonte: La Repubblica del 3/09/2024, articolo di Federico Formica